In queste settimane di reclusione, in cui la gente non si abbraccia e le dita non s’intrecciano, torniamo a riflettere sul linguaggio segreto delle mani; sull’importanza del tatto nelle nostre vite e, di conseguenza, nei nostri libri.

In queste settimane di reclusione, in cui la gente non si abbraccia e le dita non s’intrecciano, torniamo a riflettere sul linguaggio segreto delle mani; sull’importanza del tatto nelle nostre vite e, di conseguenza, nei nostri libri.