Succede questo, che ci guardiamo e non ci piacciamo. Succede che nasciamo, cresciamo e costruiamo nelle relazioni lo sguardo che sarà nostro, non solo perché ognuno nel momento in cui viene al mondo acquisisce uno sguardo peculiare, ma anche perché quello sguardo diventa il nostro preciso modo di mescolare gli sguardi degli altri. Così impariamo a vedere e vederci; fidarci e stare all’erta; distinguerci e omologarci; giudicarci, assolverci e condannarci. [...]
