Nei Sillabari, elaborati sul finire degli anni '60, Goffredo Parise condensa la sua ricerca di un linguaggio intimo ed essenziale. I suoi racconti brevissimi, centrati su un sentimento o un'emozione, sembrano piccole favole moderne. Hanno la limpidezza formale delle poesie giapponesi ma sono allo stesso tempo sfuggenti e misteriose perché si scontrano con la parte irrazionale dell'uomo e della sua realtà interiore.
