Incluso in "Vita su un pianeta nervoso", "Una seduta di terapia nell'anno 2049" mette in scena un dialogo tra il figlio dello stesso Haig tra trent'anni e un terapeuta-robot. Nello scambio tra i due viene fuori qualcosa che conosciamo molto bene: un certo distacco causato dall'utilizzo distorto dei social media e delle nuove tecnologie attraverso cui oggi passa gran parte della comunicazione interpersonale.
