Autore: Andrea Storti

Una pasta al pomodoro, di notte

A volte un buon racconto è come un piatto di pasta al pomodoro: semplice, veloce, ma gratificante nel gusto e nei colori, che con poco sa accendere quel qualcosa nella testa, nella memoria, nel cuore. Nessuna ricetta stravagante, niente impiattamenti complicati, ma qualcosa che si conosce e che, forse proprio per questo, sa regalare il giusto godimento. [...]

Read more

Se il racconto è senza parole

Nel suo Lezioni di letteratura. Berkley 1980, Julio Cortázar, parlando del racconto breve, scrive:

Ritengo che sia più importante segnalare la sua architettura interna, ciò che io chiamerei anche la sua dinamica: il fatto che un racconto non racchiude in sé solamente una storia ma anche una sorta di potenzialità, di proiezione che fa sì che un gran racconto di Conrad, di Onetti [...]

Read more

carrol nodi

Racconti da sciogliere

Per una qualche ragione storico-culturale siamo in genere portati a dividere il sapere umano in due macro-insiemi: quello scientifico e quello umanistico, e difficilmente li sovrapponiamo. Non solo, mi sento con una certa sicurezza di affermare che, spesso, arriviamo anche a dare per scontato che una persona ‘portata’ per i numeri risulti invece ‘negata’ per le lettere e viceversa. La verità, però, può essere ben diversa e ne sa qualcosa Lewis Carroll [...]

Read more

Quando un uomo cade dal cielo

Quando un’autrice cade dal cielo

A un certo punto, in uno dei racconti che vanno a costituire Quando un uomo cade dal cielo, si legge: “Avevo violato la principale delle sue regole da immigrata: vivi nell’ombra e al di sopra della legge”. In questo caso specifico, si tratta di una figlia ‘irrispettosa’ dei ‘principi’ della madre, ma questa idea di vivere nell’ombra, in qualche modo, è uno dei leitmotiv di tutte le storie di Lesley Nneka Arimah, [...]

Read more

Virginia Woolf: un diario alternativo

A ogni appassionato di Virginia Woolf viene posta, prima o dopo, la domanda delle domande: da quale suo libro incominciare? È una questione complicata che, mi verrebbe da dire, non può avere una sola risposta valida per tutti. Anzi, probabilmente una lettura ‘più adatta’ non esiste proprio perché, sebbene lei abbia un nucleo di interesse abbastanza riconoscibile, così come uno stile facilmente individuabile [...]

Read more

Le anime di Flaubert

Narra la leggenda che nell’autunno del 1849, un Gustave Flaubert ventottenne ospitò nella sua casa nei pressi di Rouen i suoi due migliori amici: Louis Bouilhet e Max Du Camp. Scopo di quel ritiro era la lettura integrale de La tentazione di Sant’Antonio. Il manoscritto, di cinquecento pagine, era appena stato ultimato e Flaubert era evidentemente desideroso di declamarlo a qualcuno. Ci vollero quattro giorni. Quattro lunghi giorni di lettura. [...]

Read more